L'Arte dell'Antica Grecia

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Il mondo della Grecia Antica racchiude un vasto patrimonio che si è accumulato nel corso dei secoli nei quali la centralità di Atene e Sparta era indiscussa.


Il primo periodo in cui è soliti suddividere l'ampia ed eccezionale produzione artistica è quello GEOMETRICO, che vede tra le produzioni più significative le ceramiche risalenti al 900 a.C. e decorate con disegni geometrici, i quali nel corso del tempo verranno a rappresentare scene sempre più complesse.
Nel V secolo a.C. appaiono, infatti, le ceramiche con i disegni rossi e neri raffiguranti scene di guerre o episodi narrativi. Tra tutte ricordiamo la ciotola che riporta Le avventure di Teseo (440 a.C. ca.) e lo Stamnos con Ulisse e le Sirene, conservato al British Museum.


Il periodo ARCAICO (VII-VI secolo a.C.) prende vita dalla tradizione egizia, reintrerpretata in maniera originale dalla cultura greca. Si assiste al fiorire della scultura con la realizzazione di statue femminili (kore) e maschili (kouros) e tra tutte ricordiamo il Kouros di Creso (530 a. C.).
Nell'età arcaica si definiscono, inoltre, gli stili architettonici, attraverso i tre ordini che fungono da riferimento ancora oggi: dorico, ionico e corinzio.

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Il periodo CLASSICO (480-323 a.C.) vede l'emergere di scultori eterni, tra i quali Fidia e Policleto. Gli artisti creano immensi capolavori per i templi dedicati alle divinità, sculture purtroppo non giunte a noi, eccetto che in casi eccezionalmente fortunati come accaduto per il Poseidone di bronzo (460 a.C.).


Il periodo ELLENISTICO (323-31 a.C.) rappresenta l'ultima fase di centralità della cultura della Grecia Antica, prima della conquista dell'Egitto da parte di Roma. A tale età risalgono sculture celeberrime come l'imponente Venere di Milo, alta oltre 2 metri, e la splendida statua che raffigura Afrodite, Pan ed Eros (100 a.C. circa).

 


OPERE ARCHITETTONICHE DELL'ANTICA GRECIA
Partenone > Acropoli d'Atene: fu voluto da Pericle in onore di Atena, la protettrice della città, lì dove sorgeva un santuario demolito dai Persiani. Fondamentale è stato il lavoro degli architetti Callicrate e Ictino, diretti da Fidia, l'artista che si occupò della decorazione dei frontoni, del fregio e delle metope avvalendosi dell'aiuto dei suoi allievi.

Tempio di Zeus > Atene: non lontano dall'Acropoli, esso fu il tempio greco più grande nel periodo ellenistico e romano per via delle sue dimensioni; ad oggi rimangono in piedi solo quindici colonne corinzie delle oltre cento originarie. L'opera venne iniziata intorno al 500 a.C ma quasi subito interrotta e ripresa soltanto sotto Antioco IV per essere, infine, portata a termine sotto Adriano.

Sette Templi della Valle dei Templi > Agrigento: qui si trovano i resti di sette templi dorici ossia il più antico tempio di Eracle, il tempio di Giunone, il tempio di Esculapio, il tempio di Zeus Olimpico, il tempio della Concordia (tra i meglio mantenuti), il tempio dei Dioscuri e il tempio di Vulcano, purtroppo tra i peggio conservati.

Tempio di Nettuno > Paestum: in stile dorico, esso ostenta la massima imponenza che, mischiata alla sua inconfondibile eleganza, fanno di quest'opera uno dei templi dorici più grandiosi in assoluto. Sulla facciata si ergono sei solenni colonne mentre quattordici occupano i lati più lunghi.


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